Caso “Rango” e tutela del personaggio: la Corte d’Appello di Roma conferma l’esclusione del plagio

La Corte di Appello di Roma si è pronunciata sulla tutela in base al diritto d’autore del personaggio “L’Uomo senza nome”, interpretato dal celebre attore Clint Eastwood negli spaghetti western di Sergio Leone, in particolare in quelli apparteniti alla “trilogia del dollaro” (Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo).

La vicenda concerne un personaggio del film di animazione Rango – noto come Lo Spirito del west – il quale, secondo i titolari dei diritti dei film di Sergio Leone, costituirebbe plagio del personaggio interpretato da Clint Eastwood.

La Unidis Jolly Film s.r.l. ha impugnato la sentenza del Tribunale di Roma, che aveva respinto la domanda di accertamento della violazione del suo diritto autoriale scaturente dall’opera cinematografica Per un pugno di dollari attraverso la produzione, distribuzione e divulgazione del film animato “Rango”.

Il Collegio ha ritenuto condivisibile la tesi del Tribunale per cui non poteva affermarsi sussistente alcuna ipotesi di plagio in relazione al personaggio “L’Uomo senza nome”, essendo il riferimento nell’opera Rango operato all’attore Clint Eastwood, più che al personaggio cinematografico. La Corte ha soggiunto che per determinare se un personaggio sia tutelato dal diritto d’autore, è necessario individuare una sua autonoma rilevanza, ove scisso dall’attore che lo impersona.

Tra i motivi di appello, era incluso anche quello relativo all’esclusione del plagio per sussistenza del c.d. fair use. La Corte ha respinto il motivo, sottolineando che il Tribunale ha motivato non in base alla dottrina del fair use, estranea al diritto italiano, bensì notando un uso non massiccio di riferimenti alle opere di Sergio Leone, sottolineando che oggetto del contendere è unicamente un cameo della durata di un minuto e mezzo. La Corte ha richiamato la giurisprudenza del Tribunale di Milano (Sent. n. 12451/2017) secondo cui “per verificare se la riproduzione o la citazione di un’opera sia lecita, si richiede di valutare in particolare la quantità e l’importanza della parte utilizzata, in rapporto all’insieme dell’opera protetta, nonché l’effetto del suo impiego sul mercato”.